GENOVA – CROLLO VIADOTTO POLCEVERA –

07 settembre

La questione Genova legata al crollo del Viadotto Polcevera è stabilmente ai primi posti della Politica, dell’Opinione Pubblica e dell’Informazione nel nostro Paese. Considerata la sua estrema criticità, la situazione non poteva essere, certamente, differente e rimarrà tale ancora per molto tempo. Basti pensare all’influenza che l’evento e i suoi esiti stanno esercitando sulla vita delle persone, sull’attività delle imprese e dei lavoratori, soprattutto quelle che gravitano in tutta l’area, sui rapporti tra Pubblico e Privato, tra Stato e Territorio, a livello Politico, sull’economia complessiva.

La FIAP, che sta seguendo da vicino gli sviluppi della situazione, con altre associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto di merci e degli altri settori coinvolti principalmente nell’operatività portuale, nella consapevolezza della criticità e dell’ampiezza dello scenario, ha orientato la propria attenzione prevalentemente sulle problematiche legate alla viabilità ed alla capacità delle imprese di reggere e reagire al colpo inferto dal contesto sul loro lavoro e la relativa redditività.

“La situazione è davvero complessa – dice Silvio Faggi, Segretario Generale di FIAP – e mai come in questi momenti si riesce ad apprezzare il valore vero della “mobilità” delle persone, ed in modo particolare delle merci. A partire dalla questione della viabilità, tema sul quale è in corso un dialogo continuo, anche informale, con cadenza giornaliera, tra tutti i soggetti interessati a livello locale, Pubbliche Istituzioni, organi di coordinamento e rappresentanti delle parti economiche e del lavoro. Il confronto e l’aggiornamento sono costanti anche grazie all’operatività dei nostri rappresentanti sul territorio. È ovvio che i provvedimenti assunti sulla viabilità, che interessano sia il traffico commerciale, soprattutto quello legato al porto ed ai terminal container in import ed export, il trasporto pubblico e quello privato, verranno progressivamente messi alla prova man mano che il ritmo della città, del porto e delle aziende riprenderà dal periodo post-feriale, traffico scolastico compreso. Aiuta certamente, in questa situazione, anche l’esenzione dal pagamento dei pedaggi disposta dalla società concessionaria al fine di agevolare la mobilità in ingresso e uscita dalla città.”

“L’aspetto viabilità impatta inevitabilmente sull’operatività delle imprese di trasporto e la loro redditività, legata inscindibilmente alla velocità commerciale – afferma Alessandro Peron, Direttore di FIAP. Il peggioramento della velocità alla quale viaggiano le merci genera, inevitabilmente, una minore redditività per veicolo con maggiore aggravio dei costi aziendali complessivo nell’ordine orientativo del 30%. Un aspetto che richiede la massima attenzione delle imprese che devono provvedere necessariamente al ricalcolo del costo dei propri servizi per non assumersi in toto l’onere della minore redditività. Scenario che non è possibile risolvere derogando a norme e regolamenti strettamente connessi alla sicurezza stradale e alla sicurezza sociale. Sarebbe come aggiungere ulteriore insicurezza ad uno scenario già fortemente compromesso in tal senso. E poi, la questione costi assumerebbe un ulteriore complicazione qualora, per ragioni legate proprio alla sicurezza stradale e sociale, qualora gli Enti preposti si trovino nelle condizioni di introdurre ulteriori limitazioni al traffico dei veicoli adibiti al trasporto, che comportino maggiori percorrenze stradali.

“L’altro aspetto verso il quale puntiamo ancora una volta la nostra attenzione, in questa situazione, è quello del valore dei pedaggi autostradali – aggiunge Massimo Bagnoli, Presidente FIAP – ed il loro incremento avvenuto sempre puntualmente e con l’applicazione di percentuali di aumento che abbiamo nel tempo ritenuto eccessive, irragionevoli e incomprensibili, soprattutto nella trasparenza del metodo di calcolo.  È un argomento, certamente non nuovo per FIAP, così come ad esempio la questione della gestione dei pallet (con una legge vigente inapplicata), e quella della indeducibilità per la committenza delle fatture per servizi di trasporto non liquidate (aspetto che porremo con forza all’attenzione del Governo), che con il caso del crollo del ponte sul Polcevera vogliamo riprendere per analizzarlo ancora più a fondo. Metteremo, quindi, ancora sotto i riflettori il D.L. 98/2011 con il quale è stata introdotta la disciplina delle tariffe autostradali che sancisce un meccanismo di adeguamento dei pedaggi legato all’inflazione, programmata o reale, al recupero della produttività, agli investimenti e, infine, ad un non meglio definito concetto di “qualità”. Ed è proprio su quest’ultima e molto consistente parte della base di calcolo degli incrementi che – denuncia Bagnoli – cala l’incertezza più totale, sia sui numeri che sui tecnicismi di calcolo utilizzati”.

La FIAP guarda, infine, con attenzione anche all’aspetto legato all’individuazione dei cosiddetti “retro-porti”, ossia aree attrezzate di raccolta e smistamento merci/container situate in zone periferiche rispetto al porto, che eviterebbero interferenze tra il traffico pesante e quello cittadino.

Forse è proprio questo il momento nel quale affrontare con serietà tale tematicaconclude Faggi – con tutte le problematiche ad essa connesse, dai costi di implementazione e di trasferimento delle merci, ai tempi, senza tralasciare l’aspetto del cambiamento che dovranno affrontare le molte imprese coinvolte nel ciclo intermodale e logistico connesso all’attività del porto. Il crollo di un ponte, infrastruttura simbolo della volontà e della capacità di superare un ostacolo, fatto di per sé traumatico, che può trasformarsi in una reale opportunità di cambiamento.”

Piero Savazzi

Fonte: www.fiapautotrasporti.it

 

 

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