DORMIRE BENE SERVE: ANCHE AI MOTOCICLISTI!

10 luglio

Uno studio scientifico francese dimostra l'importanza del sonno nella notte prima di guidare anche per i motociclisti Dalla ricerca emerge anche la necessità di pause frequenti in occasione dei lunghi trasferimenti

 

Contrariamente a quanto si pensa, anche i motociclisti sono soggetti a problemi di sonnolenza.

Lo ha dimostrato in Francia la Fondazione Vinci Autostrade, attraverso uno studio affidato all'Istituto di Ricerca Biomedicale Militare (IRBA) e al centro di Ricerca sul Sonno e la Veglia Hotel Dieu, dell'Università Paris Descartes.

Lo studio si è svolto su simulatori di guida e ha riguardato due squadre di volontari, una in debito di sonno e una riposata. Tutti hanno guidato per periodi brevi e lunghi, sperimentando anche gli effetti di tappe lunghe senza sosta.

Relativamente alla mancanza di sonno, i risultati sono scioccanti: il rischio di caduta aumenterebbe di 14 volte (1400%...), le variazioni di velocità crescerebbero di 3 volte, gli eccessi di velocità di 2 volte, gli spostamenti laterali nell'ambito della propria carreggiata di 2,6 volte, i superamenti della linea di mezzeria di 2 volte, con tempi di rientro nella propria carreggiata triplicati.

Per i guidatori in debito di sonno sono anche stati registrati episodi di microsonno, dai 3 ai 15 secondi, quasi del tutto assenti invece nel campione di controllo. Ed è proprio in questi momenti che si verificherebbero la maggior parte di superamenti della linea di mezzeria e delle cadute.

Attenzione anche all'orario: fra le 7 e le 8 di mattina la maggior parte dei guidatori sembrano avere un rendimento inferiore. Va meglio fra le 18 e le 19; ma si tende ad andare più forte (+7 km/h la media).

Per quanto riguarda la guida prolungata, con o senza debito di sonno e in qualunque orario, dopo 50 minuti senza sosta si tende a bucare i semafori rossi, a dimenticare la freccia o ad avere collisioni con una frequenza pari a 1,5 volte in più. Cresce di 2 volte (rispetto a chi ha guidato fra i 20 e i 30 minuti) il superamento del limite della propria carreggiata in autostrada, con un uguale accrescimento del tempo di rientro. I superamenti dei limiti di velocità crescono 3,6 volte rispetto ai primi 10 minuti di guida.

Ovviamente si tratta di uno studio al simulatore: su strada si potrebbero ottenere risultati differenti. Ciò non toglie che i numeri che emergono non possano essere trascurati.

A riguardo la Fondazione Vinci ha colto l'occasione per ribadire l'importanza dei suoi spazi Relais Motos, predisposti lungo le autostrade in occasione della 24 Ore di Le Mans, espressamente per offrire ai motociclisti la possibilità di prendere un caffè, uno snack o schiacciare un pisolino; gratuitamente.

Di : Riccardo Matesic - Presidente dell’Associazione senza fine di lucro GuidaSicuraMoto e giornalista esperto di assicurazioni

Fonte: ASAPS

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